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Progettazione, sintesi e studio di molecole di interesse farmacologico per l’individuazione delle relazioni struttura-attività allo scopo di ottimizzare l’interazione con le macromolecole biologiche sia dal punto di vista dell’attività che della selettività.

Prof. Maria Novella Romanelli, Prof. Elisabetta Teodori, Prof. Dina Manetti

In particolare la ricerca è volta allo studio di:

  • molecole in grado di revertire la farmacoresistenza nelle cellule tumorali tramite l’inibizione delle pompe di efflusso responsabili della resistenza farmacologica crociata ai chemioterapici (multidrug resistance (MDR)) e della isoforma XII dell’anidrasi carbonica. Queste proteine sono co-sovraespresse sulla membrana cellulare di alcune cellule tumorali resistenti all’azione dei chemioterapici.
  • Molecole in grado di combattere le infezioni da batteri Gram-negativi multi-resistenti che agiscono come inibitori delle pompe di efflusso RND che aumentano l’efflusso dei farmaci verso l’ambiente extracellulare, inibitori degli enzimi metallo beta-lattamasi che causano l’inattivazione di antibiotici beta-lattamici o come inibitori della formazione di biofilm batterici associati ad infezioni che causano la persistenza del patogeno nell’ospite dopo terapie antibiotiche;
  • Molecole in grado di inibire i canali HCN, proteine che si attivano in iperpolarizzzazione e controllano l’attività elettrica neuronale e cardiaca. Inibitori dotati di selettività per una delle isoforme di questi canali possono essere usati nel dolore neuropatico, epilessie, aritmie e angina.
  • Molecole in grado di modulare selettivamente una o più isoforme della anidrasi carbonica. Gli inibitori selettivi possono essere saggiati in modelli di dolore, di gaucoma e come antitumorali. Gli attivatori possono essere usati come tools per comprendere il ruolo fisiopatologico di alcune isoforme ad oggi meno studiate.

 

Progettazione e sintesi di piccole molecole come strumenti farmacologici e potenziali agenti terapeutici

Prof. Vittoria Colotta, Prof. Daniela Catarzi, Prof. Flavia Varano

L'attività di ricerca del team di chimica farmaceutica si concentra sulla sintesi e la caratterizzazione strutturale di nuove piccole molecole progettate per interagire con specifiche proteine coinvolte in patologie ad elevato impatto sociale, e per individuare nuovi approcci terapeutici.

L'attenzione è rivolta in particolare allo sviluppo di ligandi dei recettori dell'adenosina, modulatori delle anidrasi carboniche, inibitori della caseina chinasi 1δ e del CD73, che rappresentano possibili nuovi agenti terapeutici per il trattamento del cancro e di malattie neurodegenerative, quali le malattie di Alzheimer e di Parkinson, sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica.

Una parte della ricerca è dedicata alla progettazione e sintesi di molecole multitarget per esplorarne il potenziale come agenti polifarmacologici innovativi per il trattamento di patologie multifattoriali. L'approccio interdisciplinare è la forza trainante delle attività del team, che saranno strettamente coordinate con quelle di altri gruppi di ricerca, che si occuperanno della caratterizzazione biologica e farmacologica dei composti target e della loro ottimizzazione strutturale in silico. Il team sperimenta anche l'implementazione di strategie green per la sintesi e la purificazione dei composti oggetto della ricerca.

 

Progettazione razionale e sintesi di molecole biologicamente attive

Prof. Claudiu.T. Supuran, Prof. Paola Gratteri, Dr. Alessio Nocentini, Dr. Alessandro Bonardi

L’attività di ricerca del gruppo è principalmente rivolta a:

Prof. P. Gratteri: sviluppo ed applicazione degli strumenti della chimica computazionale, della bioinformatica e della grafica molecolare applicati alla progettazione razionale di farmaci ed individuazione di leads. Gli approcci computazionali principalmente utilizzati, di tipo structure-based e ligand-based, fanno riferimento al ▪ docking molecolare, ▪ alle simulazioni di molecular dynamics; ▪ alle metodologie di meccanica statistica per l’analisi della termodinamica del processo di formazione del complesso ligande-recettore; • predizione di proprietà ADMET; metodi misti QM/MM; ▪ metodi di analisi multivariata.

Target di principale interesse: • DNA, tanto nella sua conformazione a doppia elica (ds) che nell’avvolgimento non canonico G-quadruplex; • anidrasi carbonica tanto umana che batterica; recettori canale, recettori accoppiati a proteine G

La Prof. Gratteri è autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ad alto indice di impatto (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=Gratteri+P+&sort=date&show_snippets=off; https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=6701616951), di un considerevole numero di contributi a congresso e in collane editoriali

Prof. C.T. Supuran: inibitori/attivatori enzimatici; anidrasi carboniche; metalloproteasi di matrice e zinco proteasi batteriche; cistein proteasi (SARS CoV-2, e proteine simili); tirosinasi; epossido idrolasi; ciclo-ossigenase; farmaci antiglucoma, antiobesità, antitumorali; antiinfettivi per patogeni resistenti alle terapie classica (antibatterici, antifungini, antiprotozoici), agenti per il dolore neuropatico.

Target di principale interesse: • anidrasi carboniche umane e da altri organismi; recettori canale, recettori accoppiati a proteine G; proteasi;

Il Prof. Supuran è autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ad alto indice di impatto (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=Supuran+&show_snippets=off; https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=7102904152) e di un notevole numero di contributi a congresso e in collane editoriali

 

Drug design e sviluppo di nuovi modulatori enzimatici

Prof. Fabrizio Carta

Le attività scientifiche trattate sono sostanzialmente rivolte alla Chimica Farmaceutica e Nutraceutica e nello specifico alle discipline scientifiche correlate al Drug Discovery and Development (DDD). Gli studi includono: progettazione in silico, sintesi organica e/o metallorganica multi-step, caratterizzazione chimico/fisica e profiling cinetico in vitro di composti con potenziale applicazione e sviluppo farmaceutico-nutraceutico umano e/o veterinario. Sono inoltre condotti studi di caratterizzazione strutturale e di attivita’ su enzimi di particolare rilevanza nel campo medico e coinvolti in patologie infiammatorie, tumorali, degenerazione neuronale e di tipo infettivo.

 

PeptLab - Unità di Ricerca Interdipartimentale di Chimica e Biologia di Peptidi e Proteine

Prof. Paolo Rovero

PeptLab è un'unità di ricerca multidisciplinare con un forte know-how nel campo della scienza dei peptidi (progettazione, sintesi e caratterizzazione molecolare dei peptidi, sia a livello biologico che strutturale). Attualmente sono in corso i seguenti progetti, meglio descritti nella homepage del Laboratorio (www.peptlab.unifi.it):

- Peptidi bioattivi per applicazioni farmaceutiche e cosmeceutiche.

- Metodologie innovative nella sintesi e modificazione di peptidi.

- Peptidi e sostenibilità: nuovi approcci e applicazioni per ridurre l'impatto sulla salute.

- Diagnostica basata sui peptidi nelle malattie immunomediate.

- Risonanza plasmonica di superficie per l'analisi label-free delle interazioni biomolecolari.

 

Chimica degli alimenti

Prof. Nadia Mulinacci, Prof. Marzia Innocenti, Dr. Maria Bellumori

Il gruppo si occupa di sviluppo di metodi estrattivi per la determinazione di metaboliti bioattivi secondari principalmente da differenti parti (frutti, foglie, fiori, semi. corteccia, tuberi etc) di piante edibili, piante medicinali e sottoprodotti dell’agroalimentare. Fra le attività vi è anche l’applicazione di tecniche cromatografiche (HPLC accoppiato a rivelatori UV-Vis o DAD), e tecniche combinate di spettrometria MS (HPLC/API MS, MS/MS) e analisi NMR per la caratterizzazione strutturale di composti naturali presenti in estratti vegetali. Una delle attività tipiche è quella di sviluppare metodi cromatografici multitarget per il controllo di qualità di estratti vegetali ed estratti per uso alimentare contenenti prevalentemente composti fenolici (fenilpropanoidi, flavonoidi, secoiridoidi, stilbenoidi, tannini, procianidine), alcaloidi e saponine.

Le ricerche in essere attualmente sono di seguito elencate:

  • Studi volti a definire la composizione chimica e la bioattività dei metaboliti secondari prodotti dall'Olea europaea L.: in particolare composti fenolici in frutti, foglie, OEVO, sottoprodotti della frangitura e profili dei composti volatili di oli vergini di oliva (HS-SPME-GC-MS).
  • Studi su amido e amido resistente, fenoli, sterilferulati in cereali minori (es miglio)
  • Studi sul caffè come bevanda e come sottoprodotti finalizzati alla determinazione di alcaloidi e acidi clorogenici.
  • Studi sulla composizione chimica e bioattività di estratti da frutti di melograno (succo, bucce e bucce fermentate)
  • Estrazione ed analisi di polisaccaridi naturali (estratti da melograno, alghe, dattero) e valutazione delle loro proprietà prebiotiche
  • Produzione di estratti vegetali caratterizzati quali-quantitativamente da un punto di vista fitochimico da sottoporre a test biologici in vitro e in vivo ottenuti da diverse matrici.

 

Tecnologia farmaceutica

Prof. Anna Rita Bilia, Prof. Maria Camilla Bergonzi, Prof. Francesca Maestrelli

La ricerca è focalizzata sulla progettazione, sviluppo, caratterizzazione chimico-fisica e valutazione biofarmaceutica di sistemi terapeutici moderni. Il miglioramento della biodisponibilità e delle caratteristiche tecnologiche dei farmaci e dei prodotti naturali è ottenuto mediante l'impiego di sistemi di drug delivery convenzionali ed innovativi. Lo scopo degli studi è aumentare la solubilità e/o la stabilità chimica di vari composti naturali e sintetici o di estratti vegetali naturali per migliorarne l'efficacia e la sicurezza. Vengono progettate e sviluppate micro e nanoformulazioni, in particolare liposomi, vescicole, micelle, nanoparticelle, micro e nanoemulsioni, sistemi con carrier lipidici, complessi di inclusione, dispersioni solide e comacinati. La caratterizzazione delle formulazioni viene eseguita mediante metodi cromatografici (HPLC-DAD, HPLC-MS), tecniche di Light Scattering (DLS, ELS), microscopia elettronica a trasmissione e scansione (TEM e SEM), calorimetria differenziale a scansione (DSC), studi di solubilità e di dissoluzione. Viene testata anche la stabilità dei vari sistemi in diverse condizioni e diversi mezzi. Il test di permeabilità in vitro attraverso membrane artificiali (PAMPA) viene applicato per valutare la permeazione dei farmaci liberi e formulati attraverso diversi tipi di membrana che imitano le barriere fisiologiche (barriera gastrointestinale, cutanea, emato-encefalica). Cellule Caco-2 e cellule hCMEC/D3 sono disponibili come modelli di barriera intestinale e barriera ematoencefalica umana.

 

Applicazioni avanzate in Spettrometria di Massa (MS) nello sviluppo di metodi analitici per lo studio di molecole di interesse biologico e farmaceutico

Prof. Gianluca Bartolucci

Il potenziale delle tecniche di MS in campo farmaceutico e biomedico è ben documentato. L'elevata specificità, selettività e sensibilità della spettrometria di massa accoppiata alla cromatografia (fasi mobili gassose GC-MS e/o liquide HPLC-MS) consente lo studio di composti sia da soli che in miscele, nonché in matrici complesse. Negli ultimi decenni la spettrometria di massa è stata impiegata come metodo analitico selezionato per diverse indagini come la stabilità di un farmaco in diverse matrici (tamponi, plasma ecc.), la valutazione di possibili biomarcatori per caratterizzare una malattia o addirittura determinare la concentrazione di un composto specifico (analita) in un mezzo biologico. Il Prof. Gianluca Bartolucci mette a disposizione il proprio laboratorio per supportare altri gruppi di ricerca collaborando nell’individuazione di nuovi target biologici, determinando quantitativamente analiti di interesse, caratterizzando strutture chimiche. Il laboratorio è attrezzato con vari spettrometri di massa che coprono sia l’analisi di composti volatili (GC-MS) che composti polari (HPLC-MS). Inoltre, la tipologia della strumentazione a disposizione consente l’applicazione degli esperimenti complessi in MS o tandem mass spectrometry (MS/MS e MSn) e misure di massa accurata (HRMS).

 

Applicazione di moderne tecniche analitiche e chemiometriche per la ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico

Prof. Sandra Furlanetto, Dr. Serena Orlandini

Quality by Design (QbD) e Analytical Quality by Design (AQbD). Il QbD è un approccio usato per assicurare la qualità di un processo o di un prodotto e può essere applicato in tutti i settori produttivi essendo un approccio trasversale alla manifattura. In ambito farmaceutico il suo uso è recepito dalle linee guida ICH 8. Le recenti linee guida ICH 14 e ICH Q2(R2), riconoscono e considerano l'AQbD centrale per lo sviluppo del metodo analitico che sempre più, per produrre dati di qualità e ottimizzare costi e impatto ambientale, vede integrate la fase di ottimizzazione e di convalida. QbD e AQbD utilizzano metodi multivariati e di gestione del rischio.
Controllo di qualità. Il controllo di qualità assicura la qualità di un prodotto finito (biofarmaceutico, farmaceutico, alimentare, nutraceutico, cosmetico, etc.) e richiede una conoscenza approfondita delle normative e del trattamento del dato analitico. In ambito biofarmaceutico la presenza di biosimilari richiede lo sviluppo di piattaforme analitiche per determinare i diversi Critical Quality Attributes (CQA) che garantiscono la sicurezza ed efficacia del prodotto. In ambito farmaceutico la sfida è determinare simultaneamente il principio attivo presente in larga quantità e le possibili impurezze, che sono strutturalmente fortemente correlate al principio attivo ma si trovano a concentrazioni molto basse (anche 1000 volte inferiori). Tra le tecniche separative la più utilizzata è la cromatografia liquida HPLC ma anche l’elettroforesi capillare si pone già da tempo come una utile alternativa “green”.

Ottimizzazione mediante strategie di disegno sperimentale. I processi di ottimizzazione prevedono la ricerca delle condizioni ottimali di un sistema in un definito
spazio sperimentale. Le strategie di disegno sperimentale sono un approccio multivariato applicabile alla quasi totalità dei processi e permettono di esplorarli in modo approfondito.
Al contrario di un approccio univariato, ormai obsoleto, il disegno sperimentale consente di valutare anche le possibili interazioni esistenti tra le variabili fornendo chiare indicazioni
sulla regione ottimale.  Il disegno sperimentale può essere utilizzato ogni volta che un processo sperimentale influenzato da più variabili deve essere studiato.

Utilizzo integrato di metodiche analitiche e strategie chemiometriche per la classificazione ed estrazione dell’informazione. L’estrazione dell’informazione dai dati
sperimentali è di fondamentale importanza in quanto permette di evidenziare similitudini, conoscere l’origine di alcuni prodotti, evidenziare possibili marker da usare come indici di
qualità, provenienza o stato di conservazione.

E. Studio del meccanismo di separazione di sistemi analitici mediante studi integrati di molecular modelling, NMR e parametri separativi.

 

Farmacologia cardiovascolare

Prof. Elisabetta Cerbai, Prof. Laura Sartiani, Dr. Raffaele Coppini

La ricerca è volta allo studio dei meccanismi fisiopatologici delle cardiomiopatie, all’individuazione di nuovi bersagli terapeutici e allo sviluppo preclinico di sostanze farmacologicamente attive. Le cardiomiopatie studiate sono quelle acquisite e congenite, con particolare interesse rivolto alle alterazioni eccito-contrattili degli atri, dei ventricoli o del sistema di conduzione cardiaci. Le attività sperimentali sono condotte utilizzando tre differenti approcci sperimentali: ex-vivo, partendo da frammenti chirurgici di tessuto atriale e ventricolare umano, oppure di modelli animali di roditori e dello zebrafish; in vivo, utilizzando modelli animali di roditori e dello zebrafish; in vitro, utilizzando colture a breve e lungo termine di miociti e organoidi cardiaci di roditore o differenziati da staminali pluripotenti umane. Tale approccio multilivello consente una visione integrata della complessità funzionale cardiaca, andando dalla singola cellula, al tessuto integro, in cui i differenti fenotipi cellulari si integrano in circuiti nativi, all’organoide, in cui i fenotipi cellulari del tessuto originario si auto-organizzano o sono indotti ad organizzarsi mimando i rapporti esistenti nel tessuto nativo. Gli stessi modelli sperimentali sono utilizzati per lo studio delle sostanze farmacologicamente attive (ottenute per sintesi chimica e/o purificazione di nutraceutici), che modulano le funzioni o le disfunzioni eccito-contrattili delle cellule e  tessuti cardiaci, agendo su bersagli molecolari multipli, comprendenti canali, pompe e scambiatori ionici,  complessi recettoriali e fattori di trascrizione. Le tecniche sperimentali impiegate nella ricerca sono quelle più avanzate per lo studio dell’eccito-contrazione cardiaca (elettrofisiologia, optogenetica e fluorescenza in live-imaging), delle sue basi molecolari (analisi dell’espressione genica, proteica e delle varianti genetiche, immuno-isto/cito-chimica), e dell’editing genetico tramite vettori plasmidici e virali.   

 

Farmacologia Antitumorale

Dr. Stefania Nobili

Le linee di ricerca riguardano lo studio dell’attività citotossica di nuovi composti a potenziale attività antitumorale e dei meccanismi molecolari di sensibilità/resistenza ai farmaci antitumorali in modelli tumorali preclinici; studi traslazionali di farmacogenetica e farmacogenomica finalizzati all’identificazione e validazione di determinanti molecolari responsabili di farmacoresistenza tumorale o di tossicità nelle principali neoplasie solide ed ematologiche.

Lo studio di questi determinanti, sia come biomarcatori predittivi di risposta che come potenziali bersagli di azione dei farmaci antitumorali o come siti di modulazione da parte di agenti potenzianti l'attività dei farmaci antitumorali, può costituire la base per lo sviluppo di terapie antitumorali personalizzate più efficaci.

Tali studi sono condotti mediante tecniche di biologia cellulare e/o molecolare, su linee cellulari tumorali stabilizzate di origine umana, sensibili o resistenti (per resistenza intrinseca o acquisita) a farmaci antitumorali, in espianti tumorali o liquidi biologici di pazienti e in modelli cellulari in vitro da essi derivati.

 

Neuroinfiammazione e senescenza cellulare

Prof. Nicoletta Galeotti

L’attività di ricerca è volta allo studio dei meccanismi alla base dello sviluppo della neuroinfiammazione e della senescenza cellulare in patologie neurodegenerative associate a dolore neuropatico, all’identificazione di nuovi meccanismi patofisiologici e all’individuazione di potenziali target per lo sviluppo preclinico di terapie innovative. Gli studi in vitro sono condotti su linee cellulari gliali e neuronali tramite le quali vengono riprodotte le cause eziologiche di alcune tra le principali neuropatie. Gli studi in vivo prevedono l’utilizzo di modelli animali di patologie neurodegenerative algiche sia centrali che periferiche quali la sclerosi multipla, la neuropatia diabetica, alcolica e da trauma. L’analisi di campioni biologici di tessuto nervoso consente lo studio dei processi di neuroinfiammazione, di senescenza cellulare e dell’accumulo tissutale di cellule senescenti in relazione all’induzione e alla progressione della patologia. L’indagine sullo sviluppo di interventi terapeutici coinvolge la modulazione di pathway intracellulari coinvolte nell’insorgenza di neuroinfiammazione e senescenza cellulare a livello microgliale, quali RNA binding proteins, recettori CB2 e TREM, modulatori epigenetici, e nella percezione algica sia a livello centrale che periferico. Tra i potenziali nuovi trattamenti sono in studio sostanze naturali, nuove molecole di sintesi e interventi di medicina di precisione come le strategie antisenso.

 

Farmacologia del dolore

Prof. Carla Ghelardini, Prof. Lorenzo Di Cesare Mannelli

La ricerca è volta allo studio dei meccanismi patofisiologici del dolore, all’individuazione di nuovi bersagli terapeutici e allo sviluppo preclinico di sostanze farmacologicamente attive. Il dolore persistente somatico e viscerale è analizzato nelle sue componenti nocicettive, infiammatorie, neuropatiche e nociplastiche. In vitro, gli studi sono condotti in linee cellulari neuronali e gliali, in colture organotipiche di midollo spinale e in organoidi. Lo sviluppo di nuovi modelli non animali è particolarmente curato attraverso la realizzazione di organoidi epiteliali di colon, per lo studio delle alterazioni intestinali associate a ipersensibilità viscerale, e di organoidi di gangli delle radici dorsali (derivati da cellule staminali pluripotenti indotte umane) per lo studio delle neuropatie periferiche. In vivo, vengono studiate patologie algiche come l’osteoartrite e l’artrite reumatoide, le neuropatie da trauma e da chemioterapia, le malattie croniche intestinali. L’approccio terapeutico è fondato sulla modulazione di mediatori molecolari del dolore (come il recettore 1 di VEGF-A o il canale pannessina 1) o di sistemi regolatori (come il sistema glinfatico, un meccanismo di trasporto mediato da astrociti che consente l’influsso di liquor cefalorachidiano dallo spazio perivascolare allo spazio interstiziale del parenchima cerebrale e, in uscita, il drenaggio delle sostanze di scarto neurotossiche) o di relazioni simbiotiche (come la flora batterica intestinale attraverso il trapianto di microbiota fecale). Sono studiate piccole molecole ottenute per sintesi chimica, prodotti biotecnologici e sostanze naturali ottenute da organismi terrestri e marini.

 

Tossicologia sperimentale e traslazionale

Prof. Cristina Luceri, Prof. Lisa Giovannelli, Dr. Elisabetta Bigagli

Ricerca clinica: studio dei fattori di rischio associati allo sviluppo di patologie cronico- degenerative quali tumori, malattie metaboliche e gastrointestinali.

  • Identificazione di biomarcatori di suscettibilità e di risposta alla terapia
  • Identificazione di nuovi marcatori biochimici ed epigenetici, tissutali e circolanti, indicatori di malattia e/o predittivi di risposta terapeutica o di risposte avverse ai farmaci, nel paziente adulto e pediatrico.
  • Identificazione di biomarcatori biochimici, genetici ed epigenetici predittivi del rischio per la salute, in particolare per l’insorgenza di tumori associati a stile di vita, alimentazione o esposizione occupazionale a tossici, in volontari sani e lavoratori esposti.

I progetti di ricerca sono multidisciplinari e svolti in collaborazione con clinici (SOD Ginecologia, Gastroenterologia, Chirurgia addominale, Otorinolaringoiatria, Diabetologia, Nutrizione clinica degli ospedali di Careggi e Meyer).  Su campioni biologici vengono svolte analisi omiche (mirnoma e trascrittoma), misurazione di miRNA, analisi di danno al DNA nucleare, analisi di proteine e altri marcatori per la valutazione di stress ossidativo o infiammazione.

  • Valutazione del profilo di sicurezza di farmaci in sperimentazione clinica no-profit

La ricerca prevede raccolta, valutazione e monitoraggio di eventi avversi, interazione con Autorità Regolatorie e Comitati Etici, continua rivalutazione del profilo rischio-beneficio (Assunzione di carica di responsabile di farmacovigilanza ed abilitazioni EMA alla trasmissione di SUSARs e all’utilizzo del database XEVMPD).

Ricerca preclinica: valutazione farmaco-tossicologica di molecole di sintesi ed estratti di origine naturale in termini di tossicità cellulare, assorbimento intestinale secondo le linee guida EMA, ICH M9, attività gastro-protettiva, modulazione dell’infiammazione, dello stress ossidativo e definizione del meccanismo d’azione.

I progetti sono svolti su modelli cellulari come Caco2 differenziate su trans-well, epiteli ricostruiti Episkin, cheratinociti umani, fibroblasti dermici umani, macrofagi murini e linee cellulari tumorali.

 

 

Farmacovigilanza e farmacoepidemiologia

Prof. Alfredo Vannacci, Dr. Niccolò Lombardi, Dr. Giada Crescioli, Ing. Roberto Bonaiuti

La ricerca si basa su un approccio analitico osservazionale che ha l’obiettivo di acquisire il maggior numero di informazioni scientificamente e clinicamente rilevanti riguardo il profilo beneficio/rischio dei farmaci, dei vaccini e dei prodotti della medicina integrativa utilizzati dalla popolazione nel mondo reale (real-world evidence). Attraverso competenze multidisciplinari di elevato profilo scientifico, attrezzature e impianti avanzati, l’attività di ricerca farmacologica nella sorveglianza pre- e post-marketing si sviluppa nei seguenti ambiti: valutazione preclinica e clinica dei meccanismi farmacodinamici e farmacocinetici nello sviluppo delle reazioni avverse da farmaci e vaccini (farmacovigilanza e vaccinovigilanza); valutazione della sicurezza dei farmaci nella popolazione trattata, con particolare attenzione ad alcune fasce di età (<18 e ≥65), condizioni (es. gravidanza e allattamento, dipendenze, ecc.), e ambiti operativi particolarmente a rischio (es. pronto soccorso, tossicologia medica, ecc.); valutazione di efficacia e sicurezza dei prodotti della medicina integrativa (fitovigilanza e fitoterapia clinica); valutazione dell’appropriatezza prescrittiva dei farmaci e del loro consumo nella pratica clinica (farmacoutilizzazione).

Soluzioni tecnologiche per la farmacologia e la farmacovigilanza: il laboratorio congiunto Scarab (Laboratorio Congiunto di Soluzioni Tecnologiche per la Farmacologia Clinica, la Farmacovigilanza e la Bioinformatica) (Dip. Neurofarba, Dynamedics, Spindox) si occupa di progettazione e realizzazione di applicativi informatici nel campo della sanità, con particolare specializzazione verso la farmacologia, la farmacovigilanza e la farmacoepidemiologia.

Farmacologia e ricerca perinatale: il Laboratorio di Ricerca Perinatale PeaRL, (Dip Neurofarba e Fondazione CiaoLapo ETS) si occupa di ricerca di base, pre-clinica, epidemiologica e clinica in tema di salute mentale e fisica nel periodo perinatale. I principali focus del laboratorio sono: l’utilizzo consapevole dei farmaci in gravidanza e dopo la nascita, la gestione di criticità legate a cattivo uso, abuso o dipendenza da farmaci e sostanze durante gravidanza e allattamento, gli effetti dei fattori ambientali e inquinanti, degli stili ed eventi di vita sul benessere psicofisico della donna e della coppia e sul neurosviluppo del bambino, a partire dalla fase preconcezionale fino ai primi mille giorni di vita.

 

Reumatologia pediatrica

Prof. Gabriele Simonini

L'attività di ricerca si sviluppa nell'ambito delle patologie infiammatorie croniche dell'età evolutiva. L'artrite idiopatica giovanile, la malattia di Kawasaki, le uveiti, le connettiviti pediatriche e le sindromi auto-infiammatorie sono le principali patologie verso cui sono principalmente orientati gli ambiti di ricerca. 

In particolare, nelle diverse aree di ricerca sono attivi i seguenti progetti:

  • Sindrome di KAWASAKI: Identificazione di meccanismi infiammatori patogenetici e markers bio-umorali di interessamento coronarico. 
  • Sindromi AUTOINFIAMMATORIE: correlazione genotipo-fenotipo e stratificazione del rischio di gravità di malattia
  • Uveiti infiammatorie Croniche Pediatriche: markers clinici, biomichici, genetici e lacrimali per identificazione di fattori predittivi di risposta alla terapia biologica.
  • Connettiviti pediatriche: identificazione di fattori predittivi di outcome di malattia.
  • Sindromi Sclerodermiche pediatriche: out-come e risposta alla terapia 
  • Sindrome di Behcet: analisi trascrittomica e genomica di coorte per identificazione di fattori distintivi rispetto al fenotipo dell’adulto
  • Terapia con farmaci modulanti dell’attività biologica: identificazione di auto-anticorpi anti-farmaco e correlazione cliniche di efficacia
  • Sono attive e costanti collaborazioni di ricerca con centri e società internazionali:

Paediatric Rheumatology International Trials Organisation (PRINTO) 

Childhood Arthritis and Rheumatology Research Alliance (CARRA)

Pediatric Rheumatology European Society (PReS)

 

 

Ultimo aggiornamento

13.05.2024

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